
Perché parlare adesso di Pubblicità su ChatGPT
La domanda che sento più spesso nei meeting è:
«Possiamo già fare pubblicità su ChatGPT?»
Per ora la risposta è semplice: no, non ancora. Ma diversi segnali – inclusi nuovi inserimenti di ex-manager di Google e Meta nel team OpenAI – indicano che le Ads su ChatGPT potrebbero arrivare già nel 2026 (vedi il report su Search Engine Land). Con oltre 400 milioni di utenti settimanali, vale la pena prepararsi per tempo.
Che cosa rende interessante la futura pubblicità su ChatGPT
1. Utenti in modalità “cerco davvero una soluzione”
Chi apre ChatGPT non sta scrollando per noia: formula domande, confronta alternative, valuta pro e contro. È già avanti nel percorso d’acquisto rispetto a chi naviga in un social feed.
2. Vantaggio first mover
Ricordi i click da centesimi dei primi anni di Google AdWords? Chi sarà pronto dal giorno 1 su ChatGPT avrà budget più leggeri, poca concorrenza e tanti dati da analizzare prima degli altri.
3. Targeting ultra-contestuale
ChatGPT non si basa su una sola query: comprende l’intera conversazione. Vuol dire annunci cuciti su misura, non su parole chiave generiche.
4. Formato nativo, conversazionale
Invece dei banner, immagina un suggerimento che appare quando è utile:
«Se stai valutando X, ecco tre fornitori affidabili…».
Meno frizioni, più pertinenza.
5. Signal d’intento di livello superiore
Avere lo svilupparsi della chat come contesto offrirà insight su fase del funnel, obiezioni, motivazioni. Oro puro per chi ottimizza campagne.
Le sfide da mettere in conto
Settori non per tutti. All’inizio saranno avvantaggiati prodotti con un ciclo decisionale ragionato (B2B, finanza, salute).
Roll-out graduato. È probabile parta dai grandi brand: le PMI potrebbero aspettare qualche trimestre.
Analytics da integrare. Servirà tempo prima che ChatGPT Ads si colleghi in modo fluido a GA4 o al tuo CRM.
Esperienza utente da proteggere. OpenAI dovrà monetizzare senza intaccare la naturalezza della conversazione.
Come prepararsi fin da subito
Osserva ChatGPT “in organico”. Fai domande come i tuoi clienti, individua pattern linguistici e pain point.
Allena il copy in formato dialogo. Risposte chiare, tono umano, zero slogan vuoti. Ti servirà domani.
Raccogli first-party data. Più sai sulle domande reali del tuo pubblico, meglio potrai sfruttare i future Ads.
Rafforza le basi: se le tue Google Ads non performano, c’è già margine di miglioramento – vedi l’approfondimento Perché Google Ads non funziona.
Automatizza dove ha senso. La marketing automation integra già oggi email, CRM e remarketing: domani sarà il ponte naturale con i flussi conversazionali.
Uno sguardo al futuro
Ricerca vocale, prompt conversazionali, chatbot sempre più intelligenti: la direzione è chiara. La futura pubblicità su ChatGPT non sarà “un altro banner”, ma un frammento di dialogo utile nel momento giusto. Chi impara ora a pensare in termini di conversazione – non di interruzione – avrà un vantaggio competitivo quando il mercato esploderà.
Vuoi restare sempre un passo avanti?
Ogni settimana pubblichiamo strategie, casi studio e strumenti concreti nel nostro blog.
FAQ: Domande frequenti sulla pubblicità su ChatGPT
• Scrivi copy in formato dialogo.
• Rafforza i tuoi dati first-party per segmentazioni future.
• Ottimizza le attuali campagne Google Ads per non sprecare budget mentre aspetti il nuovo canale.